Le Mani che Raccontano Storia: Il Viaggio di Matteo e della Sua Arte

Opificio 0325 • set 24, 2024

In un angolo appartato di una pittoresca città, nascosto tra vicoli accoglienti e stradine acciottolate, c’è un laboratorio dove il tempo sembra essersi fermato. Qui, l’arte della pelletteria si fonde con la tradizione familiare, dando vita a creazioni uniche che raccontano una storia di passione e dedizione. Questo è il mondo di Matteo, artigiano di terza generazione, che continua a tessere il filo di una tradizione iniziata da suo nonno Gigi e portata avanti da suo padre Bassano.


La storia comincia negli anni '50 con Pier Luigi, affettuosamente chiamato Gigi, un giovane sognatore con una passione per l'arte e la creazione. Gigi, allora appena ventenne, aprì un piccolo laboratorio di pelletteria nella sua città natale. Inizialmente, era un lavoro umile, fatto di ritagli di pelle e attrezzi rudimentali, ma la dedizione di Gigi era immensa. Ogni borsa e ogni accessorio che creava erano testimoni del suo amore per il mestiere e della sua attenzione ai dettagli. Gigi non era solo un artigiano; era un artista che metteva il cuore in ogni pezzo che realizzava, cercando sempre di superare le aspettative dei suoi clienti.



Gli anni passarono e il laboratorio di Gigi crebbe, attirando l'attenzione di molti. Quando suo figlio Bassano raggiunse l'età adulta, era chiaro che avrebbe seguito le orme del padre. Bassano, con la stessa passione e dedizione che aveva visto in suo padre, portò avanti il laboratorio con un nuovo slancio. Durante gli anni '80 e '90, il laboratorio si modernizzò e si espanse, ma Bassano mantenne intatti i valori fondamentali che Gigi aveva instillato in lui. Con la sua abilità e la sua visione innovativa, Bassano arricchì il laboratorio di nuove tecniche e design, mantenendo al contempo viva l’essenza del lavoro di suo padre.

E ora, nella serenità di quel laboratorio che aveva visto crescere due generazioni di artigiani, lavora Matteo, il nipote di Gigi e il custode della terza generazione. Matteo, fin da piccolo, era affascinato dal mondo della pelletteria. Ricorda vividamente i giorni trascorsi nel laboratorio, osservando suo padre e suo nonno lavorare con passione e competenza. Il profumo della pelle, il suono dei ritagli e il calore delle mani esperte di Bassano e Gigi erano il suo mondo.


Quando Matteo decise di entrare nel laboratorio, non era solo una scelta professionale, ma un viaggio nel cuore di una tradizione familiare. Con la formazione ricevuta da suo padre e i racconti e le tecniche trasmesse da suo nonno, Matteo iniziò a infondere la sua visione personale nel lavoro. Oggi, il laboratorio di Matteo è un luogo dove la tradizione si fonde con l'innovazione. Ogni borsa, portafoglio e accessorio è una celebrazione della maestria artigianale di tre generazioni. Matteo utilizza le tecniche tradizionali apprese dai suoi predecessori, ma le arricchisce con il suo tocco moderno e creativo.


La pelle che Matteo sceglie con cura, i design che crea e la passione con cui lavora ogni pezzo sono una testimonianza di un’eredità che continua a vivere. Ogni articolo realizzato nel laboratorio non è solo un prodotto; è un pezzo di storia, un legame tra passato e presente. Matteo, con il suo lavoro, onora la memoria di suo nonno Gigi, portando avanti una tradizione che è tanto radicata quanto innovativa.



In ogni cucitura e in ogni dettaglio, c'è la storia di una famiglia che ha dedicato la propria vita all'arte della pelletteria. Il laboratorio di Matteo è un rifugio di qualità e bellezza, dove ogni pezzo è un omaggio a una tradizione che è passata di generazione in generazione. E mentre il mondo continua a cambiare, Matteo e il suo laboratorio rimangono un faro di maestria artigianale e passione duratura.

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